Come si può svolgere un percorso di coppia ?
- Barbara Biffi
- 18 lug 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 31 mag
Il conflitto nella coppia
La coppia può portare conflitti che si innescano per motivi interni e/o esterni al sistema familiare.
I principali possono essere:
- Mancanza di comunicazione
- Mancanza di attenzione
- Aspettative
-Tradimento
- Interferenza di altri membri della famiglia
- Problemi personali, lavorativi, trasferimenti
- Gravi fattori stressanti (malattie, morti…)
Il percorso per che cosa può esservi utile?
- Per prendere consapevolezza dei vostri bisogni mentre siete in coppia
- Fare chiarezza su come funziona la vostra coppia
- Imparare a gestire con più soddisfazione il vostro rapporto riconoscendo quali sono gli atteggiamenti da incoraggiare per farvi stare meglio entrambi
- Imparare e sviluppare un modo di comunicare efficace e di stare in ascolto dell'altra persona
- Imparare a gestire i conflitti in modo costruttivo
- Comprendere se continuare a stare insieme è quello che vi fa stare veramente bene
Come funziona ?
Il percorso di coppia si compone di un primo colloquio di 90 minuti in cui vi incontro e mi raccontate di voi.
Insieme valutiamo se ci sono i presupposti per iniziare il percorso e se questo fa per voi.
Al primo colloquio orientativo, in base a quanto emerge, possono seguire:
incontri in coppia, della durata di 60 minuti
incontri individuali, della durata di 60 minuti ognuno
Al termine di questa fase finalizzata a esplorare ed esaminare la situazione di partenza che ci permette di concordare l'obiettivo del vostro percorso. Seguirà una seconda fase di incontri in cui trovare modi concreti per rispondere alle vostre esigenze di singoli all'interno della coppia.
Può accadere di rilevare la necessità che le parti siano seguite individualmente da due distinti professionisti e successivamente che gli incontri in coppia siano effettuati alla presenza di entrambe i professionisti che collaboreranno insieme alla coppia per un percorso più efficace.
Durante il percorso saranno assegnate attività da svolgere a casa, in autonomia, sia individualmente che in coppia.
Risolveremo i nostri problemi ?
In un percorso di coppia, il mio ruolo è quello di mediare e darvi strumenti per (ri)trovare un nuovo modo per stare in relazione. Quello che posso fare è aiutarvi a riconoscere come funzionate come coppia, quali sono i bisogni che vi tengono vicini e uniti e quali paure o altre emozioni vi portano ad allontanarvi, a controllarvi, a entrare in conflitto.
Alla luce di quello che scoprirete potrete decidere se stare insieme in un modo diverso, più appagante per voi, o se separarvi.
Il mio obiettivo è quello di facilitare la vostra consapevolezza sulla soluzione migliore per voi.
E se si arriva alla decisione di separarsi ?
Il percorso può essere utile per lasciarsi in modo funzionale, accettando quanto è accaduto, lenendo le emozioni correlate e facendo si che i pensieri non diventino distruttivi, in primis, per se stessi.
Individualmente si potrà aprire uno spazio di lavoro e di osservazione delle proprie dinamiche e di ciò che ci si aspetta dalla/dal partner. Conoscersi ed essere consapevoli di se stessi è il primo, fondamentale, passo per stare bene con se stessi e,conseguentemente, per gettare basi sane per un nuovo rapporto relazionale.
Dagli incontri di coppia agli incontri familiari
La famiglia è la più piccola unità sociale e la coppia che nasce e cresce, fa nascere una nuova famiglia ma i partners arrivano da due diverse famiglie di origine. All'interno del sistema, se i ruoli che ognuno assume e i confini sono chiari e definiti, ci sono le risorse e la capacità di complementarità ed accomodamento per adattarsi alle pressioni che provengono dall' interno e dall'esterno della famiglia.
Se, invece, i ruoli non sono ben definiti e/o i confini sono deboli, i rapporti familiari possono diventare maggiormente conflittuali e la gestione dei cambiamenti, difficili. In questi casi, oltre agli incontri in coppia, potrebbe essere utile, anche, fare uno o più incontri allargati con altri membri della famiglia, lavorando insieme sulle risorse che tutti i membri della famiglia possono mettere in campo per arrivare ad una trasformazione degli equilibri familiari.
Non necessariamente sono necessari gli incontri familiari di gruppo, ma, spesso, se i membri sono motivati ad aiutare chi chiede aiuto, il processo è agevolato e i benefici potranno ricadere su tutto il sistema.
E se ho un rapporto di dipendenza affettiva ?
E' una condizione in cui una persona sente di aver bisogno in modo eccessivo di un'altra per sentirsi bene, sicura o felice. Spesso si manifesta con il desiderio di essere sempre vicina all'altra persona, con la paura di essere lasciati e di non poter vivere senza la/il partner. Ciò può portare a sacrificare i propri bisogni e desideri pur di stare insieme. Questa dinamica è disfunzionale e può creare problematiche di autostima, benessere emotivo e destabilizzare la coppia.
A volte, un rapporto di dipendeza affettiva può sfociare in una relazione tossica
E se la mia relazione è "tossica" ?
Questo termine viene usato per descrivere una relazione in cui ci sono dinamiche che fanno sentire senso di inadeguatezza, insicurezza o poco rispettati. In una relazione tossica la comunicazione è di tipo invalidante e possono esserci comportamenti manipolatori e di controllo, che fanno perdere autostima, senso di auto-efficacia e il benessere emotivo.
Concludo con la Preghiera della Gestalt di Fritz Perls
"Io sono io. Tu sei tu. Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative. Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.Se ci incontreremo sarà bellissimo;altrimenti non ci sarà stato niente da fare."
Resto a disposizione per approfondimenti e consulenza.
Dott.ssa Barbara Biffi

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