Caravaggio e Totti cosa hanno in comune?
- Barbara Biffi
- 25 set 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 18 mag
In questi giorni ho avuto l'occasione di ascoltare alcuni passaggi della vita di queste due persone. Lontanissime nel tempo, nei ruoli, nei vissuti, ma non ho potuto fare a meno di accomunarli per l'importanza, il ruolo, l'attenzione dei rispettivi genitori che hanno compreso, accettato, sostenuto ed aiutato i figli a sviluppare un loro #talento. La madre di Caravaggio osservava il suo bambino e il suo talento per il disegno sin dalla più tenera età. Così,quando Michelangelo ha 9 anni, lo manda a vivere e studiare presso un pittore pagandogli vitto, alloggio e studi.I genitori di Totti, assecondano la passione del figlio, magari a scapito di un rendimento scolastico non costante. Il ruolo del genitore non è facile. #Aspettative, #proiezioni, #copioni fanno parte di noi che a nostra volta riversiamo in modo più o meno consapevole sui nostri figli. E così accade che un bimb@ che disegna tutto il giorno non soddisfi l'aspettativa del genitore che lo immagina avvocato o commercialista e così quel #talento viene sacrificato per un percorso scolastico che diventa per lo studente faticosissimo e frustrante. Noi tutti abbiamo dei #talenti che ascoltati, accolti e coltivati, ci permettono di esprimerci al meglio, ci fanno sentire soddisfatti di ciò che facciamo. E pazienza, se il #talento di una/un figli@ non corrisponde al nostro immaginario, a ciò che NOI avevamo in mente per LEI o per LUI; importante è accompagnarli nel LORO viaggio, sostenendoli, comprendendoli e facendo sentire che se hanno bisogno ci siamo.


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